Comunicato stampa bando di concorso per le borse di studio 2018-2019
La scadenza per partecipare al bando e concorrere all’assegnazione dei benefici per studenti è il 13 settembre (alle ore 14). Intanto, per l’anno precedente sono state concesse borse di studio per il 68% degli idonei in graduatoria. Quest’anno si spera che, con l’aiuto della Regione, si possa arrivare a soddisfare più richieste possibili, confermando 680 posti letto, con la speranza di arriva a circa mille il prossimo anno.
«So che c’è un po’ di dispiacere – ha spiegato il presidente dell’Ersu – da parte degli studenti per le borse di studio dell’anno precedente. Con i nostri fondi e con un’anticipazione del Fondo statale, siamo riusciti ad erogare il 50% delle borse di studio. Purtroppo c’è stato uno stop perché nella suddivisione del fondo integrativo statale: tra gli atenei siciliani, era stato inserito come criterio il numero di iscritti. Abbiamo fatto ricorso al Ministero e abbiamo ottenuto una ripartizione più equa: dai 5 milioni siamo arrivati oltre 7 milioni. Non appena il Ministero ci concederà le somme, procederemo all’ampliamento delle borse di studio. Naturalmente non stiamo riuscendo a raggiungere quei risultati a cui eravamo riusciti ad abituare i nostri studenti: per due anni di fila abbiamo ottenuto il 100%. In realtà abbiamo tagliato tutti gli sprechi e le spese inutili, abbiamo recuperato quelle somme che non erano state erogate. Quest’anno speriamo di superare il 68%. Le rassicurazioni ricevute dalla Regione Siciliana ed in particolare dall’assessore Prof. Lagalla e dal presidente Musumeci mi fanno ben sperare”. Infatti è pervenuta proprio stamani le nota del Prof. Roberto Lagalla che afferma: “L’istruzione e la formazione universitaria sono tra i punti cardine dell’azione politica del governo Musumeci. Per tale ragione, abbiamo lavorato e stiamo lavorando per garantire agli studenti servizi migliori e maggiori opportunità di accesso agli studi. Risultano infatti raddoppiate le somme destinate alle borse di studio per gli studenti siciliani e speriamo che i fondi messi a disposizione dal MIUR e dalla Regione Siciliana, anche per le spese di funzionamento degli ERSU, possano rispondere efficacemente alle necessità avanzate dagli Atenei. Se così non fosse, siamo pronti ad intervenire con ulteriori stanziamenti attingendo dal Fondo Sociale Europeo.
Intanto, con il governo Musumeci, abbiamo già disposto un disegno di legge sul diritto allo studio che sarà presto presentato in Aula. Si tratta di un momento molto atteso perché, finalmente, la Sicilia, dopo oltre trent’anni, potrà dotarsi di una regolamentazione organica per tutto il percorso formativo dei nostri giovani, dalla scuola dell’infanzia fino all’Università. L’obiettivo è quello di restituire centralità al ruolo della conoscenza, garantendo maggiori servizi e opportunità di inserimento nel mercato del lavoro”.Il bando è conforme – ha sottolineato il dott. Caltagirone – e in linea con gli altri anni. Quando lo abbiamo stilato, non avendo un consiglio d’amministrazione, abbiamo consentito agli studenti rappresentanti di esaminare il bando in itinere – ha aggiunto il prof. Cappellani – Quindi non è stato fatto d’autorità, ma è stato vagliato dagli studenti. Quest’anno abbiamo inserito le collaborazioni part-time, mettendo a disposizione quasi 30mila euro per quei ragazzi che non arriveranno a prendere la borsa di studio. È come un tirocinio che viene fatto in tutte le nostre strutture: è un momento di crescita per i ragazzi e di grande aiuto per gli uffici, che in questo momento sono sotto organico»..
MENSE E SERVIZI. Tra le novità anche l’ampliamento della mensa che si trova in via Vittorio Emanuele, grazie a un accordo con il rettore Basile e con il direttore del dipartimento di Scienze politiche e sociali, il prof. Vecchio. I locali verranno trasferiti al piano terra del dipartimento e ampliati per offrire maggiori spazi agli studenti. «L’Università – ha detto il presidente Cappellani – ha ottenuto un finanziamento per le strutture di via Androne, in cui si trovava Scienze biologiche. Potremmo anche fare un’altra mensa in quella sede.
In continua evoluzione anche l’applicazione, da poco introdotta, che gli studenti utilizzano per prenotarsi e disporre dei servizi di ristorazione per rendere possibile a quanti usufruiranno dei servizi di avere giornalmente e settimanalmente il quadro delle calorie assunte, al fine di avere una dieta completa.
RESIDENZE. «Il nostro obiettivo è avere case a prezzi buoni in luoghi strategici e che siano sicure dal punto di vista sismico. Sul problema dell’antisismica ci siamo scontrati con la proprietà dell’Hotel Costa, perché pretendevano che noi mettessimo gli studenti in quel luogo senza garanzie di sicurezza. Riguardo alla struttura dell’Ardizzone Gioeni stiamo cercando di trovare spazi per collocare studenti stranieri o del nostro ateneo. Ai 680 posti letto che presentiamo in questo bando, dobbiamo aggiungere i 300 posti dell’Hotel Costa, che speriamo di avere dall’anno prossimo. In più, avevamo ottenuto un finanziamento per realizzare la casa dello studente, che si trova alla Cittadella universitaria, e il secondo verrà destinato agli 80 posti (sempre nello stesso campus) che al momento sono chiusi per lo scivolamento del terreno. Da anni, invece, attendiamo la consegna da parte della Soprintendenza dell’ex centro Experia, inadeguato negli impianti elettrici», ha concluso Cappellani.